Nuovi capitoli in "Le mille e una favola" e "Alla ricerca dei relitti perduti"

               

RICERCA DI PARENTI, SOLDATI DISPERSI, INFORMAZIONI GENERICHE, FOGLI MATRICOLARI REGISTRO DELLE SEPOLTURE PRESSO IL SACRARIO DI EL ALAMEIN       

                                                      

                                                                                    

 


 

                                                Soldato ZANFINI LUIGI cp cannoni 47/32 Div. Bologna

 

Egr. Sig. Moretto,

 

Innanzitutto, complimenti per il vostro interessantissimo sito. C’è un tesoro di preziose informazioni.

 

Ieri, grazie al vostro sito, credo di aver trovato il luogo di sepoltura d’un mio zio.  Con la presente vorrei farvi una domanda per avere una precisione, ma prima un breve riassunto del mio caso.  Mio zio Zanfino (o Zanfini), Luigi, classe 1920, fu catturato in Libia il 16 gennaio 1941.  E morto in prigionia il 7 luglio 1942. Dopo la guerra la famiglia fu informata che la sua salma era irreperibile.  Circa quindeci anni fa ho ricevuto copia del suo foglio matricolare che confermò la data di decesso ma che purtroppo non aveva nessun indicazione sul luogo di prigionia o di sepoltura.  

 

Tra pochi mesi sarà il 70mo anniversario della sua morte.  Questo mi ha spinto d’iniziare ricerche nella speranza di raccogliere informazioni che potrebbano aiutarmi trovare suo luogo di sepoltura.  Quindi, ieri facevo alcune ricerche sui campi di prigionia in Africa Settentrionale quando Google mi ha presentato il link a vostro sito.  Percorrendo il sito apprendò l’esistenza del Sacrario Militare di El Alamein.  Poi, cercando informazione sul Sacrario ho trovato la Banca Dati sulle sepolture dei Caduti in Guerra, e nella banca risulta che mio zio è sepolto nel suddetto Sacrario.  Non sembra possibile, ma vogliamo crederci e siamo sollevati di sapere che riposa insieme a suoi fratelli d’armi.

 

La risposta:

 

ASV: Protocollo n° 0009998 – anno 1941 – ZANFINI Luigi – Autiere – Prigioniero n° 36505 / Campo 307 / Cage 6 / Prisoners of War (POW) / Cirenaica - DECEDUTO – Elenco 89 a pagina 3 - Richiesta fatta dalla madre Panebianco Cristina / vedova Zanfini / POLICASTRELLO (Cosenza).

27 agosto 1942: chiesto controllo della notizia di morte del militare in oggetto;

2 settembre 1942: confermata notizia della morte accertata dalla lista 89, pagina 3;

Comunicato alla famiglia il 10 settembre 1942.

E. 89/A-C: corriere n. 109 della delegazione apostolica in Egitto e Palestina spedito da Il Cairo il 16 luglio e giunto il 5 settembre 1942.

E. 89/A: elenco di 12 prigionieri deceduti nel « 19° General Hospital » de Il Cairo e sepolti nel cimitero militare di Gineifa.

 

ONORCADUTI: ZANFINI Luigi, nato a San Donato di Ninea (Cosenza) il 3 gennaio 1920 – Deceduto il 7 luglio 1942 – Secondo il Ministero della Difesa attualmente si trova sepolto nel Sacrario Militare Italiano di El Alamein.

 

                                    

 


                                                         Caporale POLTRONIERI DANTE 1° Articelere

buona sera sig Moretto mi son imbattuto sul suo sito navigando su internet i miei piu' vivi complimenti,da anni cerco notizie o foto sul fratello di mio nonno caduto a El Munassib,.

Cio' che so è

 Poltronieri Dante nato 4/9/1921 a Castelnovo Bariano (RO )e arruolato nel 1941 nel 10 rgt artiglieria div  Bologna, poi promosso al grado di caporale poi passo al 205 artiglieria,parti per l'Africa settentr. il30/06/1942 per via  aerea poi assegnato al  1 rgt Celere Eugenio di Savoia  3 gruppo come telefonista del reparto,mori il 30/09/1942 per ferite riportate in combattimento a El Munassib,

Risulta esser sepolto al cimitero militare di

 El Alamein,secondo quanto mi fu detto dall' onorcaduti Roma

Io sto cercando notizie  testimonianze di ogni tipo sul mio congiunto ,sul operato del suo reggimento e possibilmente foto della sua tomba o della fossa comune ove forse sarà sepolto

Sicuramente non riusciro' mai a far visita o ad onorare mio zio quindi spero mi possa aiutare.saluti e grazie

Nome:

DANTE

Cognome:

POLTRONIERI

Data di Nascita:

4/9/1921

Luogo di Nascita:

CASTELNOVO BARIANO

Luogo Sepoltura:

EL ALAMEIN - LAPIDI MURALI

Data Decesso:

30/9/1942

Luogo Decesso:

DESERTO DI EL MUNASSIB Q.99

 

 

ha combattuto ad El Alamein, il comandante dal 28/1/1942 al 6/11/1942 era il colonnello Luigi Aiello era inquadrata nella Brescia.

 

artillery man of 1 Articelere serving 75/27

 

"Caporalmaggiore Negrin Augusto after that the seven soldiers assigned to the service were dead, made all alone, he opened the shutter of the gun, headed against the tanks and the armored cars at two km distance, watched inside the muzzle with the eye if the gun was centered. Then he placed in the shattering grenade: it was sure center. Every blow was a center: tank or armored car."

 

Penso che come a Passo Halfaya i cannoni dell'artiglieria celere fossero usati ad El Alamein ad alzo zero in funzione anti tank,

 

 

 

 
1 Celere Reggimento D'Artiglieria arrived in Tripoli on or about the 28th day of February 1941. 
It's I Gruppo consisted of 3 x Batteria, each of 4 x 100/17 guns. 
It's II Gruppo consisted of 2 x Batteria both of 100/17 guns, and the 502nd Batteria C.A. On 8 x 20mm L/65 Breda. 
It's III Gruppo consisted of 2 x Batteria both of 75/27 guns, and the 401st Batteria C.A. On 8 x 20mm L/65 Breda. A third Batteria of 75/27 guns was added in the latter half of October 1942. 
It's IV Gruppo consisted of 2 x Batteria, both of 75/27 guns, and the 404th Batteria C.A. On 8 x 20mm L/65 Breda. A third Batteria of 75/27 guns was added in the latter half of October 1942.

 

 de julio de 1942 
El X CdA, libradose de las arenas en Tell el-Aqqaqir después de un dia de esfuerzos, se dirige hacia Deir el-Abyad en esas fuerzas: 
- Brescia: II/19 y 1er Reg.
Articelere (Gruppi I-II-IV y bat. 403 y 404 c.a.) 
- Pavia: II/27 y 26 Reg art. (3 Gruppi), bajo el mando de la Brescia 
- 9 Reg Bersaglieri (2 batall.) y gruppo XLIX/16 Reg art. 105/28 de CdA. 
En la tarde, después breves àsperos ataques enemigos en el fianco izquierdo y a la espalda, la tropas se forman entre Deir el-Abyad y Deir el-Shein, al oeste del Ruweisat. 
2 de julio 1942
El X CdA es dirigido al SE de Deir el-Abyad, a El-Mreir, frente a sur. Debido a la escasa infanteria, el 1er Articelere se halla en primera linea sin infanteria delante, bajo un intenso fuego enemigo de artilleria y MG.

3 de julio 
El HQ britannico ordina un ataque a las brigadas neocelandesas 4^ y 5^, desde el sur hacia el norte, mientras la 3^ corre a los restos de la div. Ariete destruida en Stuka Wadi. 
A las 16,30 la 5^ (btns 21-22-23 y 27 piezas de art.) se dirige hacia Alam Nayil bajo el orden de atacar El-Mreir, donde està asì formado el X CdA : la extremidad derecha a oeste de la Pista Roja; al norte de la depresiòn el II/27 (Pavia) y el II/20 (Brescia) ; a SE el II/9 bersaglieri ; entre los primeros batallones, la primera linea es tenida por el I Gruppo 100/17 y la 404^ btr 20mm c.a. del 1er Reg Articelere, los Gruppi II e III en segunda linea ; al oeste de la Brescia, llega el 580.A.A. aleman.
La noche es calma. 
Los soldados de la Brescia van consumando su energias por la sobrehumana fatiga sin descanso desde dias y en seguida de fuertes pérditas de hombres y fortisimas de armas, vehiculos y materiales.

4 de julio 
La 5^ Br. NZ se halla al amanecer bajo el fuego enemigo: cambio de fuego de artillerias y MG, ininterrumpidos ataques aereos de Stuka y Boston. 
A las 21,30, tres companias de 23 btn NZ atacan a la bayoneta al II/27 (Pavia) el cual ahora ocupa las postaciones del 1er articelere poco antes movido màs al este: 100 perdidas italianas y 20 NZ. Los NZ regresan a sus lineas. 
Rommel envia a El-Mreir en soporte a los italianos un destacamento del Kampfstaffel Kiehl. 
La div. Brescia es luego reemplazada por la 21^ PzDiv y va a formarse al este reemplazando a la Trieste.
La Pavia va a ocupar el sector sur de la 90^ L. div. 
La primera linea es tenida por la 15^ PzDiv.

9 de julio 
21^ PzDiv y Littorio ocupan el Box de Kaponga abandonado por los NZ, mientras el Kampfstaffel Kindeman llena parcialmente el gap hacia el norte (Brescia) en Deir Umm Khawabir. 
Al amanecer, el Gruppo II/1. Articelere (Com. Maj. Leopoldo Parri) abandona a la 21^ PzDiv y ven agregado al 7. regt. Bersaglieri (div. Trento) en el frente septentrional: durante un ataque de la 9. div. Inf. australiana es rodeado y casi destruido. El com. Pardi (muy estimado por los alemanes desde la defensa del Paso Halfaya) es herido muy gravemente y el mismo Rommel pone a su servicio su “Ciguena”, pero Pardi no es transportable (muere el 12). 
La Littorio alcanza El-Taqa en el extremo sur, despues de haber rechazado un ataque acorazado ingles. 
A la noche, en el Ruweisat esta presente la div. Pavia (un btg 27. reg., dos del 28., dos batall. del 9. reg. bersaglieri y el 26. reg. artilleria); mas al sur, la Brescia con un btg. del 19. reg y el 1. reg. Articelere. 
Las brigadas NZ 4^ y 5^ atacan con patrullas las lineas italianas y son rechazadas. 

El Alamein

Da Nord a Sud sulla linea di El Alamein, secondo il vecchio schema dei reparti inframmezzati, in prima fila erano stati schierati il XXI C.d.A (fino a El Mireir) con le divisioni Trento (61/62° ft. e 46° art, IV btg c/c granatieri e 51° genio) e Bologna (39/40° ft. e 205° art. e 25° genio) rinforzati dal 7° bersaglieri (X-XI btg). Seguiva il X C.d.A (fino a Qaret el Himeimat) divisioni Brescia (19/20° ft., 1 articelere e 27° genio) Pavia (27/28° ft., 26° art. e 17° genio) e Folgore rinforzati dal 9° bersaglieri e dal III Nizza Cavalleria blindata. 

 In seconda schiera XX C.d.A "corazzato" a Nord Div. Littorio  (133° Rgt. carri LI, IV, XII Btg, 12° Rgt. Bersaglieri, 133° Rgt. art., III Novara Corazzato (Carri leggeri) e 33° genio) e Trieste (65/66° ft., 21° art e 52° genio) con VIII Btg. bersaglieri blindato, XI Btg. carri e 3° articelere. Il 27 ottobre dalla unione dei resti del Nizza e dell'VIII blindato bersaglieri nasceva il Gruppo squadroni blindato Nizza. I Cavalieri erano stati scaraventati a forza con le loro corazze sottili su un campo di titani il cui esito non poteva che essere uno solo.

 

                                                                


                             Fante  GIRARDELLI OVIDIO 62° RGT FANTERIA

 

    Buonasera Sig.Daniele,
chiedo scusa se la importuno in quanto non ci conosciamo, 
complimentandomi per il suo sito e considerata la sua competenza,vorrei 
chiedere alcune informazioni riguardo la morte di mio zio.

Mi chiamo GIRARDELLI OVIDIO, porto in ricordo e con orgoglio lo stesso 
nome dello zio scomparso, sono di Scurelle in provincia di Trento.

Notizie.

Sul foglio matricola risulta far parte del 62° Reggimento Fanteria 
Motorizzato che, se ho ben inteso, nella seconda battaglia di El Alamein 
era schierato a ridosso dell'altura di Miteiriya.
All'interno del sito "onorcaduti" ho riscontrato che è deceduto il 
giorno 23.10.1942, primo giorno dell'operazione Lightfoot,  e che il 
luogo di sepoltura è il Sacrario militare Italiano di  El Alamein mentre 
sul foglio matricola risulta disperso e solo nell'anno 1956 deceduto 
come da atto nr.37396.
Sul vostro sito alla voce caduti tumutati ad El Alamein e dispersi non 
trovo il nome dello zio.

Vorrei sapere qualcosa di più preciso riguardo alla morte, ad esempio se 
la data del 23.10.1942 è attendibile, se veramente le sue spoglie si 
trovano al Sacrario Militare Italiano di El Alamein e da chi, dove, in 
quali circostanze presumibilmente 14 anni dopo sono stati trovati i suoi 
poveri resti.
 

 

 

dalle ricerche fatte risulta che il caporale Girardelli Ovidio risulta effettivamente tumulato ad Alamein presso il Sacrario Militare


                                       Soldato  MASINA ROMUALDO  132° Rgt Carrista

 

 

                              Caporalmaggiore MONTEFIORI PAOLO reggimento genio

                                    

egregio signor Daniele,grazie per il suo interessamento,le comunico i dati di mio zio a me in possesso: caporalmaggiore Montefiori Paolo nato a faenza il 22/ 12/1921  sesto reggimento genio,e trasferito al decimo reggimento genio in data 26/5/1941 come si evince da foglio matricolare da me in possesso, e nominato capo marconista il 25/8/ 1941,passato effettivo all'ottavo reggimento genieri Roma,mobilitato con la 120a compagnia marconisti il 1 ottobre1941,partito da castel vetrano il15-3-1942 e giunto a tripoli in pari data.caduto a el kattara il 6-11-1942, dato per disperso per lunghi anni,e poi dichiarato morto  con sentenza del tribunale di ravenna forse nel 1951( la mia mamma cioè la sorella del caduto non ricorda bene). anni fa volevamo rimpatriarlo ma ci è stato detto che non era possibile. volevamo qualcosa di suo, qualcosa appartenuto a lui prima di cadere come caro e prezioso ricordo, a mia madre non è rimasto nulla di lui, in quanto in seguito a bombardamento è stata distrutta la casa e unica sopravissuta (miracolosamente ) della famiglia nel 1944. grazie per la sua cortese disponibilità, se può esserle utile le posso inviare il foglio matricolare al recapito che lei mi indicherà. grazie ancora .  distinti saluti MAURO TONI.

 

 

 


                             Soldato BALESTRI RAFFAELLO  2° Articelere E.F.T.F.

 

                               

 

 


                                                   Bersagliere MASOTTI REMO

                                         

 

             


                                 Sergente DE FEUDIS MAURO 62° Btg Carri d'assalto

 

                                                            


                                                   Sergente SCHIAVONE LEVINO

                    

 

                                

    

 


 

                                                          Il nonno e il bisnonno di Matteo Tajoli


 

Mio nonno Ruggero in Africa Settentrionale

 

Di Emiliano Baldasso

 

Questo breve racconto sull’esperienza di mio nonno durante la Seconda guerra mondiale, è nata dalla mia voglia di riscoprire i luoghi in qui aveva combattuto.

Aimè mio nonno è mancato diversi anni fa quando ero ancora un bambino, non conoscevo ancora la parola “guerra” e quindi non avevo mai chiesto nulla in proposito.

Le poche notizie su di lui mi furono tramandate da mio papà, scomparso anche lui di recente, ma non conosceva nemmeno lui il reggimento e il settore dove aveva combattuto solo qualche racconto di azioni e vita nel deserto.

Questo fatto mi ha dato lo stimolo di iniziare una ricerca più approfondita su mio nonno, ma non sapendo dove sbattere la testa, leggevo solamente libri e parlavo con alcuni reduci della mia zona.

Un giorno però, in una libreria, ha trovato un libro molto interessante di un certo Daniele Moretto, dopo aver letto che anche lui aveva iniziato un viaggio sulla riscoperta dei luoghi dove ha combattuto suo papà lo acquistai.

Divorato il libro in due giorni, decido tramite un e-mail di scrivere a Daniele chiedendogli una mano a riscoprire delle carte su mio nonno.

Grazie a lui sono riuscito a scoprire che apparteneva al D.M. di Padova, da qui parte la domanda da parte mia di consultare le carte.

Dopo circa un mese di attesa, la busta arriva e da qui in avanti illustrerò il contenuto della busta.

Mio nonno si chiamava Ruggero classe ’21 di Saletto Montagnana vicino a Padova, aveva prestato servizio di leva nel 62°Reg. Fanteria Motorizzata da cui era stato congedato lo 07/05/1940.

Fu richiamato alle armi l’11/01/1941 sempre presso il 62° poi mobilitato il 20/07/1941. Gli fu assegnato numero di matricola 29976.

Partito da Taranto il 24/07 alla volta di Tripoli, in cui è sbarcato il 29/07.

Utilizzando i vari libri a mia disposizione sono riuscito a ricostruire la breve storia delle operazioni fino alla battaglia finale di El Alamein.

IL 62° fu inquadrato tra le file della divisione motorizzata Trento 102ª, partecipando alla conquista di Tobruk e continuando la marcia con varie azioni di sfondamento verso Alessandria.

Come sappiamo dai fatti storici i tentativi di sfondamento Italo - tedeschi si fermarono nei pressi della cittadina di El Alamein, dove si ebbe una delle più cruente battaglie della storia.

Da quello che ho scoperto il 62°, fu uno degli ultimi baluardi italiani a cedere agli Inglesi dopo una cruenta resistenza per quest’atto fu decorato con medaglia d’argento.

Ritornando a mio nonno durante quest’ultima battaglia nei documenti si legge che prima fu dato per disperso in data 24/10/1942 poi rettificata il 21/08/1943.

Nella rettifica si legge che mio nonno era in stato di prigionia dagli Inglesi preso il campo N°309 Kassassin, un villaggio del basso Egitto vicino alla linea ferroviaria a ventidue miglia dal canale di Suez. Passò qui tutto il periodo di prigionia fino allo 05/06/1946 quando fu rimpatriato a Napoli dove fu congedato in quella data.

A titolo di rimborso per il periodo di prigionia gli furono date £10.000.

Nel 1967 gli fu conferita medaglia al valore.

Dai ricordi tramandatomi da mio papà, so che il deserto fu per mio nonno fu una durissima esperienza caldo di giorno, molto freddo la notte. Ci si muoveva solo di notte.

Patì molto la sete e la dissenteria durante tutto il periodo maggiormente durante la prigionia.  Gli Inglesi comunque da quello che mi raccontò trattavano meglio gli Italiani dei tanti Tedeschi imprigionati.

Altri ricordi sono legati ai molti pasti di carne di cammello, molto dura e amara, ma la fame era fame e ci si adeguava.

Mio nonno si ritenne sempre molto fortunato perché oltre ad essere scampato alla guerra e alla prigionia, fu anche punto da uno scorpione entrato di notte nelle sue scarpe calde.

Da quel momento non si tolse più le scarpe per tutta la guerra.

Finiscono qui tutte le notizie che sono riuscito a recuperare.

La mia speranza è quella che un giorno possa visitare i luoghi della battaglia magari con Daniele e altri appassionati che vogliono ricordare come me. Purtroppo questo capitolo è dimenticato da molti a iniziare dalla scuola dove purtroppo non ho mai sentito menzionare una volta El Alamein nonostante sia uno degli atti di più grande eroismo durante la Seconda Guerra Mondiale.

Volevo ricordare anche un caro amico anche lui scomparso da poco che mi ha raccontato un sacco di cose sulla campagna in Africa vissuta da lui in prima persona.

Si chiamava Pietro santini Capitano del 31°Genio Guastatori vice di Paolo Caccia Dominioni.

Prendo in prestito dal suo libro una cartina della battaglia in cui si vedono i luoghi in cui era attestato il 62°.

Termino qui il mio racconto salutando Pietro, mio nonno Ruggero e tutti quelli che purtroppo dall’Africa non sono più tornati.

 

Emiliano Baldasso  (emiliano.baldasso@gmail.com)

 

 

 

 

 


 

                                                                  Fante DIEGO MOTTA 27° RGT PAVIA

2/12/2009

Tutto è nato nel 2002, dopo una visita al Sacrario di El Alamein in occasione del 60° anniversario della Battaglia e dalla successiva scoperta del sito di Daniele, non che  prima non ci avessi mai pensato, ma in questa occasione mi piace condividere quanto scrive Daniele nell’Home page del sito Qattara, è proprio vero, vedere El Alamein cambia la vita, specialmente per chi, come me, ha qualcosa da cercare laggiù, qualcosa che ho sempre saputo e che forse pensavo di conoscere abbastanza.

Entrando nel Sacrario capisco che Diego non è solo, ci sono altri 4800 Caduti Italiani, tante storie simili alla mia e altrettante persone in Italia che possono condividere i miei sentimenti e la mia emozione, persone che insieme possano magari scrivere un nuovo  grande racconto con la storia di tutti i Ragazzi di El Alamein.

Al ritorno in Italia viene spontaneo riguardare nei cassetti e rileggere libri alla ricerca di qualche nuovo indizio , inizio col chiedere ai parenti, agli amici, a qualcuno che ci è stato  ed è impressionante scoprire quanto ci sia da trovare e da capire, ma il grande aiuto arriva dalla rete, diventa inevitabile scrivere due righe all’autore di un articolo o di un filmato particolarmente toccante, così oggi mi ritrovo con nuovi amici animati dai miei stessi interessi, amici con i quali condivido la mia emozione e la mia piccola parte del grande racconto.

Leggendo qua e là ho scoperto l’esistenza del foglio matricolare, un documento che raccoglie tutte le informazioni relative alla vita militare di ogni soldato, la data di arruolamento, i cambiamenti di reparto, i trasferimenti, l’addestramento, la partecipazione ad azioni di guerra,  meriti e punizioni con relative motivazioni, e per tanti anche la data di morte… .

I primi contatti con OnorCaduti aprono la strada a successive richieste ad altri Centri Documentali che, a parte sottolineare la grande disponibilità di Daniele Moretto, tralascio di dettagliare in quanto è possibile riassumere che i documenti sono stati custoditi presso il Centro Documentale dell’Esercito del distretto in cui il soldato risiedeva dall’età di 17 anni fino al compimento del 70° anno e successivamente  trasferiti all’Archivio di Stato del capoluogo della provincia di residenza, pertanto è li che ho potuto richiedere le fotocopie, toccare e fotografare il vecchio e sgualcito documento.

Per la verità le informazioni riportate non sono molte, Diego è stato chiamato alle armi il 13 gennaio 1941 a Piacenza e successivamente trasferito a Reggio Calabria, da dove, il 28 Agosto 1942 partiva per l’Africa Settentrionale che raggiungeva il 1 Settembre 1942 destinato al 27° Regg. Fanteria Pavia … il passo successivo recita: “Tale dichiarato disperso nel fatto d’armi di Quaret el Kadim il 5/6 Novembre 42 “,

segue un verbale di irreperibilità datato 6 Febbraio 1943 e la successiva parificazione del foglio matricolare al Luglio ’43 con la notizia “Tale deceduto in prigionia per ferite ….. il 20.novembre 1942 “.

Sapevamo già che prima di essere portato  nel Sacrario di El Alamein riposava nel cimitero di Tell el Kebir e grazie alla foto del registro del Sacrario, che l’amico Daniele mi ha portato lo scorso Marzo, avevo individuato, su una vecchia carta, il campo di Prigionia di El Tahag, conoscevamo i fatti, ma ora il foglio matricolare aggiunge un nome  Quaret el Khadim…

Mi ricordo e subito rileggo il rapporto del Capitano Marco Cristofori,

 http://www.qattara.it/55-00%20cristofori.html       …la storia e i luoghi sono quelli …

Caddero il Ten. Gaetano Lenci e tre altri paracadutisti, mentre una decina d’altri uomini rimanevano più o meno gravemente feriti.  Esaurite le poche munizioni dei fuciloni A.C., giudicata impossibile ogni ulteriore resistenza, nella speranza di aver dato tempo al resto del Btg. di raggiungere le alture dianzi accennate e di aver comunque ritardato l’avanzata nemica verso il resto della divisione, alle ore 9 e 30 circa del 6.XI.942 detti ordine ai miei paracadutisti di alzarsi in piedi e di cessare il combattimento…

L’ordine di resa fu dato, come già detto, dallo scrivente.  Non mi consta che nell’episodio finale vi siano stati particolari atti di valore.  Ma credo di poter dire l’assoluta verità affermando che il comportamento di tutti i dipendenti fu altrettanto esemplare dal 2 al 6 novembre, quanto esemplare ed eroico era stato nelle giornate di Deir el Munassib “

…forse quel mattino Diego non era fra quella decina d’altri uomini, ma era senz’altro li vicino, poco importa, oggi sono tutti insieme ad El Alamein, a me basta leggere di Loro e con l’aiuto di una vecchia carta geografica, in attesa di tornare laggiù, provare l’emozione di scoprire un nuovo prezioso ricordo.

 

A Monza ho poi incontrato Daniele Moretto, lui è stato a Quaret el Khadim, ne abbiamo ampiamente parlato e mi ha chiesto di scrivere qualcosa su questa ricerca, bastava scrivere che i documenti si trovano presso l’Archivio di Stato, ma oltre alla mia mi sento di aggiungere l’emozione di un caro amico che ha reperito i documenti dello zio, un Internato Militare Italiano in Polonia, nel fascicolo, oltre al foglio matricolare, c’era anche una lettera che scrisse con mano malferma,  alla mamma dallo Stammlager XX A di Thorn  … “Cara madre, di salute sto bene…” …moriva poco dopo per pleurite e deperimento organico e oggi riposa nel cimitero di Bielany presso Varsavia, lo andremo a trovare.

Penso che basti per continuare a cercare!

                                               

 

 

 

                               

 


                                        Caporale Carrista MORETTO GIULIO IX BTG Carri medi 132° RGT ARIETE

 

     

 

 


 

                         Sergente VITTORIO ARLOTTI 7° ragg.to speciale genio, 2° btg artieri minatori

 

 

                                Foglio matricolare di Vittorio Arlotti (in rosso avvenimenti storici)

 

 

·         Richiamato alle armi per istruzione al 2° Genio Minatori Verona 8/9/1939.

·         Caporale maggiore in detto 1/11/1939.

·         Richiamato alle armi per esigenze speciali 6/12/1940.

·         Tale nel 14° Regg.to Genio in Belluno 6/2/1941.

·         Imbarcatosi a Napoli 18/2/1941.

·         Sbarcato in Africa Settentrionale (A.S.) alle dipendenze del 11° Raggruppamento Speciale  Genio del Comando Superiore Genio 26/2/1941.

·         Ricoverato all'ospedale da campo di Sirte 6-12/1/1942.

·         Croce di guerra al Valore Militare, al caporale maggiore, XXI Corpo d'Armata, 7° ragg.to speciale genio, 2° btg artieri minatori, Ein el Gazala – Tobruk 1-26/5/1942.

·         Croce al Merito di Guerra (1^ concessione), El Adem 19/9/1942.

·         Croce al Merito di Guerra (2^ concessione), ….. ? .

·         Battaglia di El Alamein 23/10-04/11/1942 – Comincia la ritirata.

·         Ricoverato all'Ospedale di Derna dal 27/11 al 3/12/1942.

·         Il XXI Corpo d'Armata è schierato sul tratto meridionale della linea del Mareth 26/01-16/3/1943.

·         Sergente in detto 1/3/1943.

·         Il XXI Corpo d'Armata raggiunge infine Enfidaville dove, dal 20/4 al 12/5, si svolgono le ultime due battaglie. Il 13 maggio i resti del Corpo d'Armata ricevono l'ordine dal Comando 1a Armata di cessare ogni resistenza.

·         Catturato prigioniero dagli Alleati in A.S. 1/5/1943.

·         Rimpatriato dalla prigionia 30/6/1945.

       Il Sergente Arlotti in A.S.


 

 

 

 

 

 

 

       

 

 

 

 

 

16 Agosto 2008 / v06
 

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