Nuovi capitoli in "Le mille e una favola" e "Alla ricerca dei relitti perduti"

DOCUMENTI E TESTIMONIANZE

n queste pagine sono raccolti e si raccoglieranno documenti e testimonianze, sia di attualità che storici, relativi alle battaglie che si combatterono a nord di Qattara; sia di memorie, con i racconti degli uomini che vi parteciparono; sia polemici, con ricerca e analisi di come vennero presentati i fatti; sia di carattere documentale, con bibliografie e quant'altro si ritiene possa essere di interesse per il lettore. Queste pagine verranno aggiornate e aumentate man mano che ve ne sarà l'occasione e il tempo, e naturalmente la collaborazione alla loro compilazione è aperta a tutti i lettori.

                                                         Una storia dimenticata

 

Un Sezzese ed un Sonninese ad El Alamein

 

Il 28 Agosto 1942, ad El Alamein, morivano sul campo dell'onore il Capitano Pilota Riccardo De Angelis ed il Sergente Armiere Ubaldo Piccaro. De Angelis aveva 33 anni, Piccaro ne aveva 26.

 Due fra le migliaia di Soldati d'Italia che per la Patria si immolarono sulle sabbie del deserto africano. Perchè ricordare proprio loro? Perchè il Sergente Ubaldo Piccaro è nato a Sezze il 23 / 4 / 1916 ed il Capitano Riccardo De Angelis a Sonnino il 9 / 12 / 1909. Erano l'equipaggio di un aereo colpito e tragicamente abbattuto nei primi giorni della battaglia, che vide 96.000 Italiani fronteggiare 250.000 Anglo-americani.

Le spoglie dei due nostri eroici conterranei riposano nel Cimitero di Sezze, l'una affianco all'altra. Quanti sezzesi e sonninesi ne sono a conoscenza? Riteniamo ben pochi, al di là della cerchia dei familiari che il ricordo dei loro cari ha coltivato nel tempo. Noi, puntualmente, ogni anno ci siamo recati a rendere onore a questi due figli della nostra terra che all'Italia hanno donato la giovane vita. E continueremo a farlo. E' nostro parere che sia non solo importante portare alla conoscenza di tutti la vicenda di Piccaro e De Angelis, ma indispensabile curarne il ricordo facendo si che i paesi che hanno dato loro i natali rendano il giusto omaggio a chi è esempio  di valori e fulgidi ideali per le nuove generazioni. Non sappiamo se i Sindaci dei comuni di Sezze e di Sonnino conoscano la storia di questi due concittadini. Se effettivamente non ne sono a conoscenza li invitiamo a contattarci. 

Noi ci stiamo attivando, cercando anche di ricostruire la vicenda che li ha interessati, affinchè sia reso loro un giusto riconoscimento dalle amministrazioni locali.

Vogliamo rimettere insieme i tasselli delle loro vite, anche e soprattutto con il contributo dei loro familiari, perchè è sacrosanto che al Sergente Ubaldo Piccaro ed al Capitano Riccardo De Angelis vadano tutti gli onori che spettano agli eroi. In giorni bui, nei quali mancano esempi positivi per le giovani generazioni, avrebbe veramente un senso far capire come ci sia stato chi volontariamente si è immolato legando il proprio destino a quello della Patria. Il valore dei nostri soldati ad El Alamein fu riconosciuto universalmente da tutti, a cominciare dall'esercito nemico. A loro hanno reso e continuano a rendere omaggio in tantissimi: Quota 33 continua ad essere meta di pellegrinaggi. E' ora che il Comune di Sezze ed il Comune di Sonnino, nelle persone dei loro primi cittadini, si attivino per il doveroso riconoscimento che spetta ai due Soldati d'Italia, che qui sono nati e riposano in eterno.

L'invito prioritario che rivolgiamo ai Sindaci è quello di organizzare una prima visita alla tomba, per poi verificare quale tipo di iniziative si possono mettere in atto. Noi abbiamo pensato all'intitolazione di una strada, di una piazza o di un edificio pubblico, nelle due città, a De Angelis e Piccaro. Al Sindaco della città capoluogo, Latina, chiediamo di far apporre una lapide contenente i nomi di tutti i caduti della nostra provincia nella battaglia di El Alamein alla base del monumento sito nel parco Arnaldo Mussolini.

                                                                              

                         Cap. Pilota R. De Angelis                                                                Serg. Armiere U. Piccaro

                  

 

Lanfranco Coluzzi - Luigi Gioacchini - Paolo Perciballe

 

 

 

Al Sindaco del Comune di Sezze, Andrea Campoli

 

Gentile Sindaco,

come avrà avuto modo di apprendere dalla stampa locale, ci stiamo attivando affinché venga dato il giusto riconoscimento della città ai due conterranei Cap. Pilota Riccardo De Angelis e Serg. Armiere Ubaldo Piccaro, caduti con il proprio aereo nella battaglia di El Alamein il 28 Agosto 1942, le cui salme sono state tumulate insieme nel cimitero del nostro Comune nel 1968 e lì riposano.

Dopo aver contattato i familiari, ne stiamo ricostruendo le vicende. Si tratta di storie dimenticate di giovani che hanno donato la propria vita alla Patria.

Ora che i tempi sono maturi, riteniamo che Sezze debba rendere loro onore.

Sicuri della sua sensibilità, le chiediamo la piena disponibilità a verificare insieme quale tipo di iniziative siano praticabili, ad iniziare dalla intitolazione di una piazza, una strada o un edificio pubblico ai due Soldati d’ Italia.

Distinti saluti

Lanfranco Coluzzi, Luigi Gioacchini, Paolo Perciballe

 

Testo integrale della missiva fatta pervenire al Sindaco del Comune di Sezze in data 10 Novembre 2008.

 

 

                             

 

 

 

El Alamein, nessuna polemica

 

Lo ribadiamo: al Capitano Pilota Riccardo De Angelis ed al Sergente Armiere Ubaldo Piccaro, caduti sul campo dell'onore ad El Alamein con il loro aereo, va reso il giusto riconoscimento. Abbiamo sentito come nostro dovere portare all'interesse dell'opinione pubblica la vicenda dei due Soldati d'Italia tumulati insieme nel Cimitero di Sezze, città dove avevano vissuto la loro giovane esistenza e da dove erano partiti per donare la vita. Piccaro era nativo di Sezze, De Angelis di Sonnino,ma sezzese di adozione. Sono due eroi misconosciuti, le cui figure vanno rivalutate e portate da esempio alle nuove generazioni. Abbiamo letto di un intervento polemico, nel merito, del presidente del circolo di AN di Sonnino, Luciano De Angelis, il quale fa sapere che nel suo comune è già stata intitolata una strada al Capitano De Angelis." Un atto-afferma- che non è stato pubblicizzato". E' proprio questo che non condividiamo. Noi abbiamo reso omaggio silenzioso, periodicamente, ai due caduti, presso la loro tomba. Pensiamo che i tempi siano maturi per un riconoscimento adeguato allla grandezza del loro gesto. E' per questo che, di concerto con il nipote del Sergente Piccaro, abbiamo iniziato un iter che vogliamo veda l'interessamento delle diverse amministrazioni, Comune di Sezze, di Sonnino e di Latina. Vogliamo fra l'altro rammentare a chi ci sembra essere intervenuto in maniera non costruttiva, che stiamo tentando di ricostrure le rispettive storie dei due nostri conterranei. All'esponente di AN intendiamo innanzitutto rammentare che per volontà delle rispettive famiglie, nel 1968 ci fu presso il Cimitero di Sezze una cerimonia ufficiale, presenti le massime rappresentanze dell'Aeronautica, per la tumulazione nello stesso sepolcro del Capitano e del suo Sergente. Da allora il loro ricordo è stato coltivato soltanto da pochi. Certamente i familiari, orgogliosi dei loro morti, e noi, che già da giovanissimi rendavamo loro omaggio. Il fatto che esista una strada di Sonnino dedicata a De Angelis ci fa certamente piacere, ma il nostro intento è altro: rivalutare nella giusta misura e nella grandezza delle loro vite le figure dei due Eroi. Non condividiamo il fatto che l'intitolazione di una strada ad un personaggio come il Capitano De Angelis sia avvenuta in sordina. Noi chiediamo, e qui vogliamo confrontarci con i Sindaci dei diversi comuni interessati, qualcosa in più. Così ad esempio abbiamo ufficialmente richiesto al Sindaco del comune capoluogo Vincenzo Zaccheo, esponente di spicco di AN, l'apposizione di una targa contenente i nomi di tutti i Caduti della nostra provincia nella battaglia di El Alamein, alla base del monumento sito al centro del Parco Arnaldo Mussolini. Ancora non abbiamo avuto riscontri. Al presidente sonninese di AN ricordiamo, perchè noi eravamo presenti, che il sindaco di AN Vincenzo Zaccheo, in occasione della manifestazione tenuta il 25 scorso presso il Parco Arnaldo Mussolini in ricordo della battaglia di El Alamein, non si è degnato di citare nemmeno qualche nome dei Caduti pontini, di citare almeno il Capitano De Angelis ed il Sergente Piccaro da noi portati agli onori delle cronache, dopo un oblio di decenni, proprio in tale occasione. Comunque non vogliamo certamente scendere nella polemica, il nostro è un intento costruttivo. Abbiamo invitato i Sindaci pubblicamente, tramite stampa, a contattarci, ad organizzare un primo appuntamento nel Cimitero di Sezze ed a studiare insieme le diverse possibilità. Staremo a vedere quale è la loro disponibilità, il loro interessamento e la loro sensibilità. Certamente di qualsiasi intitolazione e manifestazione si tratti, i nomi dei due non possono assolutamente essere separati.

 

 

 

 

11 Agosto 2009

                                 A Sezze silenzi omertosi

Sezze (LT), una città che non nega "cittadinanze onorarie" a nessuno? Una città che attribuisce "intitolazioni" a chiunque lo merita? Stando ai fatti, il centro più importante dei Monti Lepini sembra distinguersi per il notevole numero di titoli onorifici attribuiti nel corso degli ultimi anni a chicchessia, spesso inspiegabilmente. Se è vero che in Italia un cavalierato o un commendatorato non si negano a nessuno, a Sezze sembra che a nessuno venga negato il titolo di cittadino onorario o l'intitolazione di una via, di una piazza, di un vicolo, perfino di una galleria. Caso più unico che raro, quest'ultimo: sfidiamo a trovare in tutta la Penisola una galleria o un traforo che porti il nome di qualche personaggio, in particolare politico. E' stata una gara, da qualche anno in qua, a "scovare" personalità cui attribuire qualcosa, tanto che sorge il dubbio che in qualche caso ci si sia trovati di fronte a situazioni che vengono utilizzate dai soliti noti per fini personalistici. Dubbio che si rafforza quando invece viene negato il giusto riconoscimento a chi veramente lo meriterebbe. Si fanno forse dei calcoli nel caso che riguarda i due setini immolatisi nella battaglia di El Alamein nel 1942? Perché, nonostante le pressanti richieste avanzate da Movimento Libero Iniziativa Sociale da diversi mesi, non ha ottenuto alcun tipo di riscontro la richiesta inoltrata al sindaco PD Andrea Campoli, affinché venga reso il dovuto onore al Capitano Pilota Riccardo De Angelis ed al Sergente Armiere Ubaldo Piccaro, tumulati insieme nel cimitero setino.Un caso, fra l'altro, particolare, perché si tratta con ogni probabilità delle uniche spoglie traslate in Italia dal Sacrario della cosiddetta "Quota 33" nel deserto africano. Se fino a qualche tempo fa il silenzio sulla vicenda poteva essere in qualche modo giustificato dall'assoluta ignoranza, gravissima, degli amministratori locali relativamente alla storia dei due Caduti, ora non è più così. Movimento Libero ha portato a conoscenza degli organi comunali i fatti del '42, chiedendo esplicitamente che ai due Eroi pluridecorati venisse intitolata una via, una piazza, un edificio di importanza pubblica. Dal Palazzo Comunale sono arrivati solo silenzi. E' come se venisse attuata una gravissima discriminazione nei confronti di De Angelis e Piccaro. Se è vero che può essere definito fortunato un paese che non ha bisogno di eroi, è altrettanto vero che se un paese ha degli eroi, deve conoscerli ed onorarli. Il 22 Giugno del 2009, il TG1 trasmise un servizio da Pula, Sardegna, sulla figura di Giuseppe Mereu, uno degli ultimi sopravvissuti tra gli Eroi dimenticati di El Alamein. Il Sindaco del paese sardo va orgogliosamente fiero del suo concittadino. La sua gente lo sta ad ascoltare, tutti lo rispettano, i giovani ascoltano i suoi racconti. Il sindaco di Sezze Andrea Campoli invece fa orecchie da mercante e con un atteggiamento vergognoso continua ad ignorare due concittadini che hanno donato la loro giovane vita all' Italia. Il tutto accade nel silenzio omertoso di tutta la classe politica locale.

 

         per gentile concessione di:            Movimento Libero Iniziativa Sociale  -  lavocelibera.it

 

 

16 Agosto 2008 / v06
 

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